Il vetro monolitico, rispetto al vetro tirato (di larga diffusione prima degli anni Sessanta), ha il vantaggio di presentare due superfici perfettamente parallele. Queste ed altre caratteristiche ne hanno agevolato la diffusione, tanto che oggi circa il 90% del vetro piatto prodotto nel mondo è monolitico.
Il vetro monolitico (o float) viene prodotto per flottazione (“to float” significa infatti “galleggiare”). Il processo produttivo prevede infatti che, dopo aver predisposto un bagno di stagno fuso, il vetro fuso venga versato su di esso da un’estremità e, galleggiando, scorra verso l’estemità opposta, raffreddandosi e solidificandosi e formando un nastro continuo. Questo processo che, a differenza della tecnica originale ideata da Pilkington, oggi viene eseguito in atmosfera controllata, consente la formazione di superfici lisce su entrambe le facce della lastra, le quali, riscaldate “a fuoco”, danno come risultato un prodotto finito con due superfici perfettamente parallele.
Questa tipologia di vetro può essere utilizzata per la creazione di complementi d’arredo e oggettistica per la casa, oltre che per la realizzazione di vetrate esterne ed interne, ma va considerato innanzitutto come il materiale di base da cui si ottengono altri tipi di vetro, come ad esempio il vetro satinato, il vetro stratificato, il vetro temprato ecc. Inoltre è una delle componenti fondamentali nella produzione del vetro camera.
Arte Vetro ha a disposizione lastre di vetro monolitico di tutte le misure: dalle lastre più piccole fino a quelle di grandi dimensioni (metri 6 x 3,21).
Le lastre di vetro monolitico sono disponibili sia trasparenti sia in varie colorazioni (es. bronzato, fumé, ecc.). Gli spessori standard sono di 2, 3, 4, 5, 6, 8, 10, 12, 15, 20 mm.