Una delle lavorazioni principali tra quelle svolte dalla nostra ditta è rappresentata dalla produzione di vetrate isolanti. Il vetro isolante o, come viene chiamato comunemente, vetro camera fa parte di quei vetri che con linguaggio normativo vengono definiti “vetri uniti al perimetro”.
Un vetro unito al perimetro è composto da due o più lastre unite tra loro, al perimetro appunto, attraverso l’interposizione di un telaietto distanziatore realizzato in materiale plastico o metallico profilato. Questo tipo di vetro è stato studiato per ottenere un’intercapedine d’aria disidratata o gas (solitamente si utilizzano argon o kripton) tra le lastre. Il telaietto distanziatore che si trova lungo il perimetro della lastra è strutturato in maniera tale da poter alloggiare i sali necessari per mantenere disidratata l’aria che si trova all’interno di ciascuna camera (viene infatti detto “camera” lo spazio compreso tra due lastre di vetro). Quest’ultimo accorgimento consente di evitare la formazione di condensa sulla superficie della lastra. L’eventuale inserimento del gas, invece, permette un ulteriore incremento dell’isolamento termico rispetto a quello che si può ottenere con una camera contenente solo aria disidratata. Un incremento dell’isolamento acustico è altresì possibile, e sarà direttamente proporzionale sia allo spessore delle lastre sia all’impiego di vetro stratificato assemblato con plastico fonoassorbente.

Di largo uso ormai già da alcuni decenni, negli ultimi anni i vetri isolanti sono diventati lo standard di riferimento per la produzione di infissi che siano a norma di legge (si veda il decreto legislativo 192 del 19 agosto 2005 e seguenti), rispettando tutti i parametri relativi alla certificazione energetica degli edifici.

La trasmittanza termica

La trasmittanza termica (indicata con U) è una grandezza fisica che misura la quantità di potenza termica scambiata per unità di superficie e unità di differenza di temperatura. Rappresenta l’inverso della capacità isolante di un corpo.
L’unità di misura è il W/(m2K), dove W rappresenta la potenza misurata in watt, m2 la superficie misurata in metri quadrati e K la temperatura misurata in Kelvin.

A livello pratico, quando si parla di trasmittanza a proposito del vetro camera, essa indica un valore connesso con la capacità del vetro di ridurre la dispersione di calore nell’ambiente esterno. Tanto più tale valore è basso, tanto più la dispersione viene ridotta. La trasmittanza termica delle vetrate isolanti viene indicata con Ug.

La trasmittanza termica relativa non solo al vetro camera, ma anche agli infissi nel loro complesso, viene indicata con Uw o Um.

Per conoscere il vetro camera: alcuni esempi

Va detto innanzitutto che la produzione del vetro camera – qualora le necessità espresse dal committente non si limitino ad una generica richiesta di un blando isolamento termico – non implica quasi mai l’utilizzo di un unico tipo di vetro: infatti una caratteristica delle vetrate isolanti è proprio quella di combinare in un solo prodotto le peculiari proprietà delle singole tipologie di vetro utilizzate, con eccellenti risultati in termini di prestazioni e qualità costruttive, queste ultime regolate e garantite dal rispetto delle norme UNI.

Immaginando di osservare in sezione la stuttura di base di un vetro camera si avrà dunque un lastra di vetro di spessore variabile, poi una camera (contenente aria disidratata o gas) e infine una seconda lastra di vetro (anche questa di spessore variabile). Replicando una seconda volta questa stessa struttura di base si ottiene la camera doppia.
Di seguito viene illustrata la successione delle lastre di vetro (e delle singole facce, le quali, in base alla tipologia di vetro scelto, possono essere coatizzate) e delle camere ad esse interposte, rispettivamente nel caso di una camera singola e di una camera doppia.

Vetri di recente progettazione, come i vetri basso-emissivi o gli ancora più recenti vetri selettivi, e insieme ad essi anche altre tipologie di vetro, dai riflettenti fino agli stratificati, sono tutti accomunati dal fatto di poter essere impiegati nella composizione di una vetrata isolante qualora si rendano necessarie le loro specifiche proprietà.
Va detto che, per la composizione di una vetrata isolante, da un punto di vista estetico, si possono utilizzare pressoché tutte le tipologie di vetro piano (stampato, colorato, stratificato, ecc.), così come è possibile applicare specifiche lavorazioni ai vetri (come ad esempio la sabbiatura o la tempratura, ecc.). Una vetrata isolante insomma, per quanto per sua natura abbia come fine primo il risparmio energetico, consente di non rinunciare a numerose varianti estetiche.
Volendo però analizzare una vetrata isolante proprio dal punto di vista dell’isolamento termico, si possono individuare alcuni fattori determinanti. Lo spessore della camera, il tipo di gas (di solito gas argon o, più raramente, kripton) e naturalmgente le tipologie di vetro utilizzate (selettivo, basso-emissivo, ecc.). E, ultima ma non meno importante, la qualità e l’attenzione posta in fase di assemblaggio, il quale deve essere – come accade con tutti i prodotti da noi assemblati – a regola d’arte e rispettoso delle normative vigenti.

Ecco di seguito alcuni esempi (due con camera singola; due con doppia camera) indicativi delle numerose varianti (estetiche e tecniche) con cui si può andare a comporre una vetrata isolante.
La presenza in tutti gli esempi di vetro stratificato è dovuta alle vigenti normative di sicurezza. Lo stratificato 44.2 (esempio 4) è invece un particolare tipo di stratificato che fornisce, in aggiunta alla funzione di sicurezza, anche l’isolamento acustico. Per quanto riguarda lo spessore delle camere, si è sempre optato per 15 mm in quanto, se non ci sono particolari esigenze imposte dallo spessore del serramento, una camera tra i 15 e i 16 mm è quella che fornisce le migliori prestazioni per l’isolamento termico. Così come la scelta del gas argon è quella più spesso privilegiata per via del favorevole rapporto tra prestazioni e prezzo. Infine varianti come la scelta di mettere un vetro satinato o un vetro riflettente sono prettamente estetiche; al contrario la presenza di vetro-basso emissivo e di selettivo consente di ridurre al massimo il valore di trasmittanza, e di conseguenza di ottenere un ottimo isolamento termico.

  1. stratificato 33.1 satinato + 15 argon + 33.1 basso-emissivo
    Trasmittanza: Ug = 1,0 W/(m2K)
  2. stratificato 33.1 basso-emissivo + 15 argon + 44.1 riflettente   
    Trasmittanza: Ug = 1,0 W/(m2K)
  3. stratificato 33.1 basso-emissivo + 15 argon + 4 extrachiaro + 15 argon + stratificato 33.1 selettivo   
    Trasmittanza: Ug = 0,6 W/(m2K)
  4. stratificato 33.1 basso-emissivo + 15 argon + 4 basso-emissivo + 15 argon + stratificato 44.2 antirumore
    Trasmittanza: Ug = 0,6 W/(m2K)

Come si è visto, è possibile realizzare vetri camera con strutture differenti e/o adottando componenti diversi, ma ottenendo alla fine vetrate in grado di garantire le medesime prestazioni in termini di isolamento termico. In taluni casi può poi capitare sia che si voglia comporre il vetro camera con determinati tipi di vetro e con un determinato spessore per ciascuna camera, sia che, nel contempo, l’infisso scelto richieda un vetro camera di spessore inferiore.
In una tale situazione la scelta del tipo di gas può risultare l’opzione decisiva. Se da un lato si vuole insomma ottenere un valore di trasmittanza termica che sia il più basso possibile (cosa che implica che la camera sia di circa 15 mm) ma dall’altro si ha anche la necessità di contenere al massimo lo spessore della vetrata stessa, il gas argon (più diffuso e – come si è detto – generalmente preferito al kripton, anche per via del costo inferiore) non sarebbe in questo caso specifico la scelta corretta. Il kripton infatti, a parità di spessore della camera in cui è inserito, garantisce rispetto all’argon valori prestazionali più elevati. E questo consentirebbe di ridurre di qualche millimetro lo spessore della camera, compensando appunto questa diminuzione con l’utilizzo di un gas più performante. E così facendo si otterrebbero entrambi gli obiettivi desiderati: un notevole isolamento termico e il minor spessore possibile della vetrata.

E se siete alla ricerca di indicazioni specifiche sul tipo di vetro camera che sia in grado di adattarsi perfettamente alle vostre esigenze, non esitate a contattarci per ricevere ulteriori informazioni o un preventivo.

Le nostre certificazioni

Le vetrate isolate di nostra produzione sono certificate da un ente terzo che si è occupato di verificarne le prestazioni. Si tratta dell’Istituto Giordano, un organismo notificato CE, che, compiute appunto le verifiche necessarie previste dalle normative italiane ed internazionali, si fa garante della qualità costruttiva del nostro vetro camera.
Allo stesso modo, garantiamo che i materiali (ovvero le singole lastre che vanno a comporre il vetro camera), qualora siano appartenenti a una particolare tipologia di vetro (come ad esempio la resistenza al fuoco, ecc.), sono anch’essi accompagnati dal medesimo tipo certificazione.